Ultrasuonoterapia a testina fissa o a immersione

Nella tecnica a testina fissa, quest’ultima viene posta sulla zona da trattare con uno stativo che la sostiene e la tiene a contatto con la pelle per l’intera durata della terapia con l’interposizione di un gel elettroconduttivo. Con questa tecnica si ottengono rapidi aumenti della temperatura in una zona molto circoscritta, mentre il rimanente campo non è riscaldato;

La tecnica a immersione è utile quando le superfici da curare sono troppo piccole o irregolari o quando la zona è così dolente da impedire il contatto diretto. La parte da trattare viene immersa in un recipiente contenente acqua insieme alla testina emittente, posta a una distanza massima di 2-3 cm dalla superficie corporea, per evitare un’eccessiva dispersione del fascio ultrasonico con diminuzione dell’efficacia terapeutica.

Indicazioni terapeutiche: azione analgesica nelle forme artrosiche e periartritiche, per facilitare il riassorbimento dell’ematoma, per stimolare la guarigione dei tessuti, per facilitare la risoluzione dello spasmo muscolare, per incrementare la plasticità del tessuto connettivo, nelle contratture, per favorire la cicatrizzazione e per ridurre o eliminare tenui calcificazioni.

Durata della terapia: 10 sedute di 10 minuti.

Precauzioni: per l’ultrasuono ad immersione viene posto tra l’arto e la bacinella un sacchetto igienico in nylon.

Controindicazioni: malattie che comportano turbe della percezione termica, su lesioni neoplastiche, in corso di malattie infettive contagiose, in età infanto-giovanile, in caso di ritardi di consolidazione o pseudoartrosi.